Perché una serata musicale interamente dedicata a Claudio Lolli ? Semplice, perché a detta di molti Claudio è stato uno dei cantautori più importanti del panorama italiano. Sicuramente uno dei più originali, capace di attraversare nella sua lunga carriera sia l’introspezione intimista che la canzone a sfondo socio-politico, ma capace anche di scrivere canzoni d’amore intense e lontane dalle sdolcinature retoriche che spesso hanno accompagnato la canzone leggera italiana.
Claudio ci ha lasciato il 17 agosto del 2018, poco dopo averci regalato il suo ultimo disco, “Il grande freddo” vincitore (finalmente !) del premio Tenco (disco del quale mi pregio di aver curato gli arrangiamenti e la direzione artistica insieme allo storico amico e chitarrista Roberto Soldati).
La mia collaborazione con Claudio cominciò nel ‘75 e nel ‘76 produsse il suo disco di maggior successo, il famoso “Ho visto anche zingari felici” citato dalla critica come uno dei più importanti album del panorama cantautorale italiano. Nell’80 ho partecipato all’album Extranei, poi dopo una lunga pausa trentennale Claudio ed io ci siamo ritrovati, ho ripreso a suonare con lui dal vivo ed ho avuto l’onore e l’onere di curare dalla A alla Z il disco che racchiude le sue ultime composizioni, il già citato Grande Freddo.
Dopo la sua scomparsa, nel 2019 ho organizzato al teatro Galliera di Bologna il Primo Memorial Claudio Lolli con la partecipazione di musicisti venuti da tutta l’Italia.
Negli anni seguenti le occasioni di ricordarlo si sono diradate ed è anche per questo che ho deciso insieme alla cantante e mia collaboratrice Chiara Campomori di dar vita a questo “Omaggio a Claudio Lolli”, ovvero uno spettacolo dove protagoniste sono alcune delle sue canzoni più celebri, riarrangiate da me e cantate da lei.
Potrà sembrare strano, ma l’originalità di questo omaggio sta proprio nell’affidare le melodie e le parole di Claudio ad una voce di donna, a dimostrazione che la creatività artistica e musicale di Claudio prescinde dagli stereotipi maschile/femminile. Ascoltare brani celebri come Michel, Quando la morte avrà, Analfabetizzazione, Folk studio, Il grande freddo interpretati con voce femminile crea un effetto spiazzante, ma al tempo stesso coinvolgente.
Da parte mia mi son dato da fare ad arrangiare le canzoni che portiamo in scena, cercando di rispettarle nella loro essenza, ma anche aggiungendovi la mia sensibilità musicale. Ovviamente il sax che ha contraddistinto il mio sodalizio con Claudio è ben presente nei nuovi arrangiamenti.
Data debutto di questo Omaggio sarà GIOVEDÍ 21 MARZO ore 21.00 presso il Cinema Teatro Galliera di Bologna
sul palco insieme a Chiara Campomori (voce) e me Danilo Tomasetta (sax) a saranno presenti:
– Roberto Costa, oggi stimato produttore e fonico nonché musicista per molti anni a fianco di Lucio Dalla, è stato il bassista di Claudio negli Zingari felici, Disoccupate le strade dai sogni ed Extranei, insieme abbiamo diviso innumerevoli palcoscenici nelle tourné degli anni 76, 79 e 80.
– Paolo Capodacqua, che ha intrapreso da qualche anno una carriera cantautorale di successo in prima persona, è il chitarrista grazie al quale Claudio è ritornato a fare musica e concerti, sempre al suo fianco come un fratello dai primi anni ’90 in poi.
– Felice del Gaudio, bassista e contrabbassista jazz che non ha bisogno di presentazioni, è il musicista che ho scelto personalmente per tutte le linee di basso del Grande Freddo.
– Con Alberto Pietropoli, anche lui sassofonista dalle varie esperienze (tra le altre Central Unit e Bononia Sound Machine), ci conosciamo dai tempi delle nostre giovanili esperienze nei gruppi rock bolognesi degli anni ’70 e nelle prime radio libere bolognesi (la nostra era Radio Città 103)
Questo sforzo, non piccolo, è stato compiuto per far sì che Claudio non sia dimenticato e che il suo messaggio poetico e musicale continui a circolare il più possibile anche tra le nuove generazioni oltre che tra i fans storici.